Lancia PantescaSagre, Eventi e Vela

Storia, tradizioni e vita Pantesca.

Le Lance Pantesche

Storia delle lance pantesche.

Quella delle lance Pantesche è una storia Marinaia e Artigiana dell’isola dimenticata in quanto le Lance Pantesche erano barche costruite da diversi Costruttori e non pochi, centinaia di anni fa qualcuno riusciva anche ad autocostruire una Lancia a secondo le proprie esigenze, non si trattava di un marittimo avvolte, anche di un singolo pescatore occasionale che per il resto dei giorni dell’anno faceva l’agricoltore, quindi modificando misure e stazze, ancora oggi nessuna barca è esattamente uguale ad un’altra, usate per la pesca locale da ben 3 approdi a Martingana: Martingana, Cala Rotonda, Scalo della Grotta del Porto di Dietro Isola (vicino la Punta Limarsi), per lo più i frequentatori di questi approdi erano Abitanti di Tracino. Da Nicà, a la Vela, approdi frequentati dai Pescatori di Scauri e Rekhale. Sataria era Approdo di Abitanti della stessa Sataria e Bukkuram, altro Approdo a Suvaki usato da abitanti di Suvaki e Grazia. Campobello e Kattibuale scali frequentati da abitanti della stazza zona e di Bugeber, gli approdi più grandi poi erano Gadir ( Khamma ), Cala Tramontana e Cala Levante (Tracino) e i Porti quelli di Pantelleria e il porto di Scauri. Le Lance non erano e non sono state mai barche a motore storicamente mai nessuna aveva un dentro bordo e con un fuori bordo lo scafo avendo una poppa a forma di Cuore o calice fuori dal galleggiamento e dall’acqua e aggiungendo il peso della persona che la governa la barca si alza troppo di prua, quindi la tipologia di barca veniva costruita e usata esclusivamente alla pesca e navigando sotto costa a remi e a vela e i pescatori si allontanavano sino alle secche o banchi a vela, per i lavori portuali e lo sbarco di merci e persone dei molti velieri cui a Pantelleria sino alla seconda guerra mondiale era porto e porta dall’Africa all’Europa e viceversa, era vivo anche il commercio locale di molti prodotti a iniziare dal cotone fino al 1500 circa, alle uve fresche o passe, ai vini, ai moscati e ai passiti. L’isola e gli isolani non si presero mai cura della storia e anche le Lance che venivano usate per gli imbarchi e gli sbarchi sparirono, dalle ricerche e dalle foto si calcola che erano barche robuste anche a 8 remi e altrettanti rematori ma a differenza delle lance conosciute in questa epoca quindi le lance dei pescatori la coperta rimaneva aperta per lasciare spazio a passeggeri e merci, mentre le lance di cui parliamo le coperte venivano costruite sempre più strette e esistono ancora barche vecchie abbandonate che testimoniano un sistema di costruzione per evitare che onde di prua o di poppa entravano dentro la barca, un artigianato sperimentale e locale in continua evoluzione sempre. Le Regate si facevano forse da sempre era una tradizione locale e dalle ricerche ci risulta almeno da 150, 200 anni dalle storie raccontate dai nonni di vecchi regatanti a loro… un Museo oltre alla storia non esiste e non esiste più neanche un costruttore locale, le varie categorie non sono riconosciute da nessuno e non ci sono circoli e persone che recuperano le barche vecchie che sono la vera storia e tradizione dell’isola di Pantelleria.

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La Bambola una delle Lance Storiche che Regata dal 1974 foto del 1980 circa, Circolo Kohoutek, Contrade Gadir / Khamma / Tracino, Armatore Franco Gabriele, Timoniere Aldo Giobattista Salerno, al pozzetto / trapezzista ruolo detto anche zavorra Ambrogio Valenza, prodiere detto Fiocchista Matteo Siragusa. Una delle Barche imbattuta in quei periodi, cui una stagione vinse tutte le regate disputate.  Regata fino al 2001 Armatore Aldo Salerno successivamente a diporto e dal 2013 barca da Pesca professionale Armatrice Lo Rillo Anna, condotta sempre da Aldo Salerno.

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Ripizzata
Lancia Pantesca Storica “a Ripizzata ” 

A Ripizzata chiamata così, dal dialetto Pantesco rattoppata, per le tante volte che stata sistemata, modificata sia nello scafo che nell’armanto. Uno stile e delle linee tutte Pantesche una Lancia di metri 4,70 che nelle Regate Pantesche 60 70 e 80 si difendeva e cercava di fare la sua figura con Lance imbattibili come ” u Raviolo” e successivamente dal 1974 ” La Bambola “. Scriviamo della Ripizzata, non solo per la sua bellezza e le sue Regate, ma proprio per la storia che è lontana e sicuramente difficile da ricostruire. Come abbiamo già detto la Lancia era stata più volte modificata, una delle più importanti modifiche negli anni 50 nel magazzino du Zu Natale vicino l’ospedale, dei maestri d’ascia tunisini insieme ad un maestro d’ascia Pantesco cui ai tempi non era il solo artefice di modifiche o di intere costruzioni e dobbiamo ricordare che ancora in quel periodo brillava una grande flotta di velieri Panteschi di diversi Armatori anche Panteschi che in seguito parleremo, quindi sicuramente tra le tante barche esistevano moltissime realtà fatte di operai di cantieri, calafatori, falegnami e maestri d’ascia che se ne prendevano cura. Tornando alla Ripizzata per certi intervistando ad Attilio Ferreri ( detto Papacchio ) siamo sicuri che la barca abbia 100 anni ma si calcola che posson essere anche 150 i suoi anni. Come tutte le piccole lance Pantesche pari o sotto i 470 centimetri, sono barche utilizzate da pescatori dei tempi, cui unico propulsore era la vela ed erano moltissime le barche che pescavano, esista all’isola un grandissimo stabilimento per la lavorazione del pesce. Delle realtà ormai sparite e dimenticate. Ma rimane ancora qualche Lancia da conservare, tutelare e custodire magari dentro un museo Marinaresco Pantesco, perché c’è tanta storia che neanche conosciamo, in quel legname lavorato con maestria e in queste barche tenute negli anni con amore perché per molte famiglie eran il sostegno economico, e poi eran anche le protagoniste di stupende Regate che si tempi tra tantissimi giri di varie boe davano spettacolo proprio dentro il porto, attirando curiosi, tifosi, amici e famigliari degli Equipaggi e degli Armatori, come se fosse uno stadio il porto, tra banchine e moli si riempiva la domenica, a quei tempi la partenza si chiamava a ” minutera ” cioè con le barche affiancate alla banchina e partivano a un minuto una dall’altra, in ordine inverso della classifica della Regata precedente cioè quella che nelle regata precedente si era classificata ultima partiva la prima. Comunque un vero spettacolo fatto anche dai sostenitori di ogni barche che a terra tenevano le cime e alla partenza uno spingeva la barca dal bomma per farla partire subito..

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Ho da sempre ricercato storie e barche confrontandomi con i saggi e vecchi Capitani, Marinai e Velisti Panteschi.

Sto lavorando sul recupero di antiche Lance Pantesche e sulla Creazione di un Museo.

Servono soldi, tempo e aiuto come in ogni cosa.

Working together, to create something unique.